
Roma, da sempre culla della cultura e dell’arte, si trova oggi ad affrontare una sfida che mette in gioco il suo patrimonio cinematografico. Nove storiche sale della Capitale, tra cui il celebre Cinema Adriano, sono state messe all'asta nell'ambito di una procedura di concordato preventivo per la società Eleven Finance, travolta da una crisi economica che riflette le difficoltà generali del settore cinematografico.
La vendita all’asta
Il lotto unico, che comprende nove cinema (tra cui l'Adriano, l'Atlantic e il Reale) e due aziende cinematografiche, ha un prezzo base di 31,9 milioni di euro. L’asta, fissata per il 15 novembre 2024, sarà un banco di prova per capire quale futuro attende questi luoghi che hanno segnato la storia culturale di Roma. Si prevede che, per partecipare, sarà necessario rilanciare con incrementi minimi di 500.000 euro.
Un'eredità culturale in bilico
Tra tutte le sale in vendita, spiccano l'Adriano e l'Atlantic, che sono tra le poche ancora operative. Le altre strutture, invece, giacciono chiuse da anni, molte delle quali vittime del degrado e dell’abbandono. La storia recente di Roma ha già visto altre sale trasformate in supermercati o negozi, e molti temono che lo stesso destino possa toccare a questi cinema, se non vi saranno garanzie per la conservazione della loro destinazione d’uso.
L’Adriano, in particolare, è un monumento storico affacciato su Piazza Cavour, simbolo del cinema a Roma. La sua chiusura o trasformazione in spazi commerciali altererebbe profondamente il volto del quartiere e il suo legame con la cultura.
Il peso della crisi del settore cinematografico
La messa all'asta di questi cinema riflette una crisi più ampia del settore, accentuata dalla pandemia e dall’ascesa delle piattaforme di streaming. Negli ultimi anni, le sale cinematografiche hanno sofferto un calo costante di spettatori, portando molte di esse a chiudere. Nonostante alcuni cinema, come l'Adriano, abbiano continuato a operare, il modello di business tradizionale sembra sempre più difficile da sostenere.
Impatti sociali ed economici
Oltre alla perdita di un’eredità culturale, il destino dei cinema coinvolge anche aspetti occupazionali. Circa 50 lavoratori sono legati alle strutture in vendita e il loro futuro dipenderà dalle scelte dei nuovi proprietari. Una riconversione commerciale potrebbe significare la perdita di posti di lavoro, ma c'è chi spera in investimenti che riportino in auge queste sale, magari con nuovi modelli di gestione.
Il futuro delle sale
La vendita di questi cinema rappresenta una sfida non solo economica, ma anche culturale per Roma. Il rischio che queste strutture vengano trasformate radicalmente è concreto, soprattutto per le sale ormai chiuse da tempo. Tuttavia, l’Adriano e l’Atlantic, ancora in funzione, potrebbero trovare acquirenti interessati a preservare la loro funzione originaria.
La comunità e gli esperti del settore auspicano che la vendita possa portare a una rinascita e non a una trasformazione commerciale. Tuttavia, senza un chiaro intervento pubblico o vincoli sulla destinazione d’uso, il futuro dei cinema di Roma rimane appeso a un filo.
In definitiva, l'asta del 15 novembre sarà un momento cruciale per il destino di questi storici cinema, il cui futuro è ora nelle mani di investitori e rilanciatori!
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