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Quanto costa partecipare a un’ Asta Immobiliare? Spese nascoste e spese evidenti

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Partecipare a un'asta immobiliare comporta una serie di costi che vanno ben oltre il semplice prezzo d'acquisto dell'immobile. Comprendere tutte le spese, sia quelle visibili sia quelle più nascoste, è fondamentale per evitare sorprese e pianificare con precisione il proprio budget.


Il primo costo da considerare è la cauzione, che di solito corrisponde al 10% del prezzo base d’asta. Questa somma deve essere versata per poter partecipare all’asta e, in caso di aggiudicazione, viene scalata dal prezzo finale. Se non si aggiudica l’immobile, la cauzione viene restituita integralmente.


Una volta aggiudicato il bene, il vincitore dell’asta deve versare la differenza tra il prezzo offerto e la cauzione entro i termini stabiliti, che solitamente variano tra i 30 e i 120 giorni. Oltre al prezzo di acquisto, ci sono le spese notarili per la stipula dell’atto di trasferimento, che includono l’onorario del notaio e le tasse legate al passaggio di proprietà.


Tra le spese più nascoste, ci sono quelle legate alla regolarizzazione dell’immobile. Se l’immobile è occupato, ad esempio, potrebbe essere necessario avviare una procedura di rilascio forzato, che comporta costi legali e tempi incerti. Inoltre, in caso di gravami (come ipoteche o debiti condominiali), l’acquirente potrebbe essere chiamato a estinguere tali oneri.


Un altro costo spesso trascurato è quello della ristrutturazione: molti immobili venduti all’asta necessitano di lavori di manutenzione, che possono incidere notevolmente sul budget. Infine, è consigliabile prevedere anche il costo per eventuali consulenze legali o peritali, soprattutto se si tratta della prima esperienza in un’asta.


In sintesi, oltre al prezzo d’acquisto, partecipare a un’asta richiede una valutazione attenta di tutte le spese accessorie, per evitare di compromettere la convenienza dell’operazione.


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